Simulazione prestiti: meglio a tasso fisso o variabile?

Può capitare spesso nella vita di avere bisogno di liquidità aggiuntiva per far fronte a diverse spese oppure ad esempio per l’acquisto della propria prima casa. In questi casi la richiesta di un prestito risulta essere di fondamentale importanza, se non praticamente indispensabile, al fine di poter accedere a delle soluzioni di credito che possono essere davvero vantaggiose per noi, soprattutto prendendo in considerazione ad esempio il tasso d’interesse. È molto importante inoltre andare alla ricerca della soluzione che ti offra le migliori razze di rimborso con un importo che sei in grado di versare mensilmente in base ai tassi che sono previsti.

Questa guida ti aiuta a capire come concepire la simulazione di un prestito che prevede l’applicazione di tassi di interessi diversi, ovvero fissi o variabili. Inoltre, puoi capire quali sono le principali caratteristiche di un prestito a tasso fisso, di uno a tasso variabile oppure anche di un mutuo.

Prestiti e tassi di interesse

Quando si parla di prestiti e di mutui, spesso si sente parlare di tassi di interesse. Questi vengono applicati ai prestiti e ai finanziamenti in generale, tenendo in considerazione alcuni tassi specifici che possono cambiare anche da una soluzione di credito ad un’altra. Quando si considerano i tassi di interesse, si desidera capire quali sono effettivamente le spese e i costi totali del denaro che ci viene concesso in prestito. Si tratta quindi di un principio meramente economico che può cambiare spesso anche da una soluzione all’altra e in base alla banca Alla quale ci si rivolge per la richiesta del prestito, considerando anche ad esempio tutte le eventuali garanzie previste per la richiesta di prestiti e che possono cambiare di molto anche da una soluzione all’altra di credito.

Ad ogni singolo centesimo del prestito che riceviamo da una banca o da una finanziaria viene applicato un costo specifico, cosicché il guadagno effettivo possa risultare abbastanza alto, vale a dire lo spread. In base alla quotazione del denaro e quindi al tasso di scambio interbancario, questo mutuo può essere considerato a tasso variabile, oppure a tasso fisso. Nel caso dei prestiti a tasso variabile, tieni conto che il parametro a cui fare riferimento è l’indice Euribor mentre è l’Eurirs per i prestiti a tasso fisso. La rata di rimborso di prestiti viene determinata in base alla somma del tasso d’interesse fisso e dello spread. Nel tasso fisso, è previsto un rimborso attraverso il versamento di rate mensili di importi uguali per tutte le mensilità dell’anno. Non sono quindi dei prestiti o dei mutui che sono soggetti a degli aumenti oppure a delle variazioni.

Quale conviene?

La scelta dell’uno o dell’altro tipo di tasso di interesse varia spesso da una soluzione di credito all’altra, ma dipende soprattutto dalle nostre necessità ed esigenze economiche. Il prestito o il mutuo che presenta il tasso fisso presenta senza dubbio un costo maggiore, anche se occorre dire che non serve preoccuparsi riguardo altri tipi di cambiamenti che hanno a che fare con gli indici di riferimento. La scelta tra un mutuo a tasso fisso e uno variabile, soprattutto in questo preciso periodo storico caratterizzato da una forte crisi economica, non è così semplice come si potrebbe pensare. Per valutare quale tipo di tasso di interesse potrebbe essere effettivamente quello che è più vantaggioso per noi e per le vostre esigenze, è opportuno effettuare un calcolo delle rate del mutuo.

Se il vostro intento è quello di valutare la rata di rimborso del mutuo a tasso fisso, dovete sapere che occorre prendere in considerazione dei parametri diversi, tra cui l’importo totale del mutuo, oltre a tutte le spese previste per il rimborso del mutuo stesso, come specificato anche sul sito web Simulazione Prestiti.